Nel 2013, l’Australia ha adottato il Sex Discrimination Amendment Act, la prima legge a includere lo status intersessuale come autonoma categoria di divieto di discriminazione.
Il Senato australiano ha inoltre effettuato un’indagine ufficiale sulla sterilizzazione involontaria o coatta di persone intersessuali.
Nel 2015, Malta ha adottato il Gender Identity, Gender Expression and Sex Characteristics Act, la prima legge in Europa a vietare la chirurgia e il trattamento delle caratteristiche sessuali di minori senza il consenso informato.
Essa vieta anche la discriminazione sulla base di caratteristiche sessuali.
Nel 2018 il Portogallo ha varato una legge, la “Lei da identitade de Género”, il cui articolo 5 é dedicato alla protezione dei minori intersex. In essa si prevede che salvo situazioni di comprovato rischio per la salute, i trattamenti e gli interventi chirurgici, farmacologici o di altro genere che vadano a modificare le caratteristiche sessuali di un minore intersex non debbano essere effettuati fino al momento in cui questo esprima la propria identità di genere.
In Germania, a marzo 2021 il Bundestag ha adottato un progetto di legge del governo federale per la protezione dei bambini con “varianti dello sviluppo del sesso”, impedendo gli interventi non necessari e non urgenti. La legge ha un carattere di work in progress includendovi una disposizione che ne impone una valutazione tra 5 anni. Il disegno di legge tedesco disciplina tre diversi casi: il primo, quello degli interventi che hanno lo scopo esclusivo di modificare l’aspetto del minore e che vengono considerati illegali, il secondo quello degli interventi non rinviabili e vitali, qui defini legittimi e possibili, il terzo quello della rimozione di disturbi funzionali, non importa se vitali o meno, ed in questo caso l’intervento è legittimo previa approvazione del tribunale della famiglia.